“Carla ha deciso di disporre un lascito che sosterrà l’istituto di oncologia molecolare di AIRC. Ripercorriamo la sua storia attraverso le parole di Monica, suo esecutore testamentario”
“Avere l’incarico di esecutore testamentario è un grande impegno. Ci si sente investiti di una grande responsabilità, anche morale, per far sì che le volontà del testatore vengano esaudite nel migliore dei modi”. Un esecutore testamentario è la persona di fiducia nominata nel testamento per gestire e distribuire i beni secondo le disposizioni espresse.
Monica, che lavora come commercialista, ha vissuto questa esperienza in prima persona come esecutrice delle ultime volontà di Carla, una sua storica cliente, ed è così che ce la descrive.
“Carla suonava il pianoforte ed era insegnante di musica. Per 60 anni ha trasmesso la passione per la musica a decine di bambini, a partire dalla scuola materna e seguendoli poi fino a quando erano grandi” racconta. “Era una donna amabile. Si faceva così voler bene che negli ultimi anni della sua vita, in cui aveva problemi di deambulazione, erano le mamme dei suoi allievi ad andare a prenderla per portarla a scuola o a fare la spesa.”
Quasi 10 anni fa Carla aveva affidato il suo testamento a Monica. “Suo marito era amico fraterno di mio padre ed era cliente del nostro studio. Alla sua morte abbiamo continuato a seguire Carla” spiega. Negli anni il rapporto di fiducia si è consolidato. “Quando nel 2022 è mancata, abbiamo fatto il meglio per esaudire le sue volontà nel modo che ci è sembrato più fedele al suo modo d’essere” racconta l’esecutrice.
Carla aveva indicato le diverse destinazioni per i suoi beni; tra queste c’è anche la ricerca scientifica sostenuta grazie alla vendita della sua abitazione. La donazione ad AIRC è stata destinata a IFOM, l’Istituto di oncologia molecolare cui AIRC ha dato vita nel 1998 e che, da allora, è diventato un’eccellenza della ricerca oncologica in Italia e non solo. All’interno di IFOM, quasi 300 ricercatori italiani e internazionali studiano i meccanismi alla base dello sviluppo del cancro, con tecnologie all’avanguardia e con un approccio multidisciplinare, che coinvolge biologi, fisici, matematici, medici, bioinformatici e ingegneri.
L’Istituto potrà continuare a svolgere la sua attività anche grazie a Carla, che verrà onorata con una targa che ricorderà la sua generosità.
Il testamento di Carla, oltre che alla ricerca e ad altre cause benefiche, ha voluto essere lo specchio di quel che lei era stata in vita. “Ha voluto ricordare le persone che le erano state vicino: a coloro che avevano avuto cura di lei ha voluto esprimere la sua gratitudine con un piccolo dono” conclude Monica.