Due fratelli uniti nella filantropia

le nostre storie - Alberto e Gianfranco

Alberto e Gianfranco hanno disposto un lascito in favore di Fondazione AIRC per continuare a sostenere due obiettivi cui tenevano molto: la carriera dei giovani ricercatori e la lotta al cancro. 

Aberto e Gianfranco erano fratelli molto diversi tra loro. I loro nomi, però, oggi sono legati dalla scelta di perseguire un fine comune: sostenere i giovani ricercatori impegnati nella lotta al cancro attraverso un lascito testamentario in favore della Fondazione AIRC, una somma che ha consentito di istituire quattro borse di studio a loro nome. 

Alberto il motore di questa storia che, però, è stato Gianfranco a portare a termine. Alberto è il maggiore dei due. Fin da bambino dimostra un’intelligenza viva che lo porta, subito dopo gli studi, a cominciare quella che sarà una brillante carriera in banca. È appassionato di sport (gioca a calcio e a tennis a buoni livelli), arte, letteratura e teatro. Soprattutto, però, è impegnato nel sociale, specie nella parrocchia del comune del Varesotto in cui vive. Qui, tra le altre cose, promuove iniziative culturali e di svago rivolte soprattutto ai giovani, che lui considera il futuro su cui investi-re, contribuendo anche economicamente tutte le volte che ce n’è bisogno.  

“È sempre stato un uomo dedito a fare del bene in silenzio” ricorda il cugino Francesco. 

Aveva intravisto nella ricerca, e soprattutto nel lavoro dei giovani ricercatori, che aveva particolarmente a cuore, il lascito che voleva tramandare” ricorda il cugino, che è stato al suo fianco quando Alberto ha deciso come disporre della sua eredità. “Nel suo testamento ha voluto che tutto andasse al fratello Gianfranco, esprimendo, però, il desiderio che, alla morte del fratello, i fondi fossero usati per sostenere alcune delle cause in cui lui credeva molto.” Tra queste c’è la ricerca sul cancro.  

Alberto non ha mai esplicitato perché tenesse particolarmente a questo tema. Forse la ragione risiede in una storia passata: “Da giovane ha perso una ragazza a cui era molto legato a causa del cancro. Ciò può aver influito. Ma è solo un’ipotesi” si affretta a precisare Francesco. 

Quando Alberto manca, la sua eredità, patrimoniale e ideale, passa a Gianfranco. Il fratello è completamente diverso: umile, schivo, sensibile. Purtroppo non sopravvive molto ad Alberto. “È mancato in piena pandemia, senza che si sia potuto rivolgergli un meritato saluto, ma in un modo che rispecchia la sua vita trascorsa in semplicità e senza disturbare” ricorda Francesco. Gianfranco prosegue nel solco tracciato da Alberto e, oltre a lasciare una parte degli averi ai familiari, dispone di sostenere cause benefiche. Tra queste, la ricerca sul cancro portata avanti da Fondazione AIRC. Questo gesto ha consentito di avviare, a partire da gennaio 2022, quattro borse di studio per ricercatori che saranno impegnati presso l’Università di Torino, l’Istituto fondazione di oncologia molecolare (IFOM), l’Università di Padova e l’Università di Ferrara.  

Grazie a queste borse intitolate a loro, la fiducia che Alberto e Gianfranco nutrivano nella ricerca oncologica e il loro desiderio di sostenere i giovani continueranno a vivere nel lavoro di quattro brillanti ricercatori e, attraverso il loro impegno, contribuiranno a trovare cure nuove e più efficaci per quanti in futuro dovranno affrontare una diagnosi di cancro. 

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