
“Con il suo lascito, Alessandro ha trasformato il ricordo di Maria Gabriella in speranza per il futuro.”
Alessandro e Maria Gabriella hanno condiviso quarant’anni di vita insieme, uniti da amore e profonda complicità. Lei, medica, con una vocazione nell’aiutare gli altri; lui, un uomo concreto, con una lunga carriera come dottore agronomo e un profondo amore per la natura, che si riflette nella cura del suo giardino, un vero e proprio orto in città.
Poi, la malattia ha colpito Maria Gabriella. Quattro anni difficili, fatti di terapie e di momenti in cui le risposte tardavano ad arrivare. “Quando andavamo alle visite, gli oncologi talvolta non riuscivano a capire il perché di certi valori. E quando nemmeno i medici sanno dare risposte, non è un buon segno.” Maria Gabriella, da dottoressa, lo sapeva bene.
Di fronte all’incertezza, Alessandro ha trovato un punto fermo: la ricerca. “Se non c’è ricerca, non c’è studio, non c’è soluzione”. Così è nato il suo legame con AIRC, che nel tempo è diventato sempre più forte. “AIRC è un’organizzazione che si dà da fare, investe nella ricerca con l’obiettivo finale di tenerci in salute il più possibile. E questo mi ha dato speranza.”
Quando Maria Gabriella è venuta a mancare, Alessandro ha fatto una scelta: destinare il suo patrimonio alla ricerca sul cancro. “Ho scritto nero su bianco che i miei averi, un domani, vadano alla ricerca sul cancro perché voglio che ciò che ho costruito insieme a mia moglie vada a chi può davvero farne qualcosa di buono. Perché la ricerca è l’unica speranza di dare risposte a chi verrà dopo di noi.”
Per farlo, Alessandro ha optato per un testamento pubblico, una tipologia di testamento redatto da un notaio alla presenza di due testimoni. Essendo redatto da un professionista – che, in base alla sua competenza, suggerisce le soluzioni migliori nel rispetto della normativa vigente – il testamento pubblico riduce il rischio di disposizioni dubbie o nulle.
Alessandro ha voluto che ogni passo compiuto grazie al suo lascito testamentario fosse dedicato a lei: “Era un medico, ha aiutato tante persone a superare momenti difficili. Quando vivi accanto a qualcuno che ha sempre il sorriso, che trova sempre una parola buona per gli altri, come fai a non diventare anche tu più altruista, a non sentire il desiderio di fare qualcosa per la comunità, per ridurre, almeno un po’, la sofferenza nel mondo?”.
Il testamento è stato per Alessandro un gesto naturale, ma anche un percorso che ha potuto affrontare con il supporto di AIRC. Durante la stesura, ha trovato nella Fondazione un punto di riferimento, ricevendo informazioni e assistenza per garantire che le sue volontà fossero rispettate. “Ero in un momento difficile, avevo appena perso mia moglie. La mia testa era più di là che di qua. Mi avete dato un supporto enorme, e non è poco” ha raccontato.
Attraverso il suo lascito testamentario, oggi Alessandro sente di aver trovato un modo per dare continuità alla sua storia con Maria Gabriella. “La mia vita, senza di lei, sembrava in bianco e nero. Fare questa scelta mi ha ridato un po’ di colori.” Il suo gesto non è solo un omaggio alla moglie, ma anche un modo per far sì che altre persone possano avere un futuro più sereno, continuando a coltivare quel senso di cura e altruismo che ha sempre caratterizzato Maria Gabriella.